Passignano-Castel Rigone

Durata soste escluse: 3 ore soste escluse > Map

Il punto di partenza di questo itinerario è rappresentato dalla piazza centrale di Passignano, nelle vicinanze del Municipio. Si esce dal borgo verso l’alto prendendo l’Itinerario 50 e poi, accompagnati da olivi secolari, una strada bianca che va verso Le Masse.

La passeggiata mostra da subito grandi panorami verso il lago. Arrivati all’agglomerato delle Masse, con la villa dal color rosa antico e la chiesa, si continua diritto costeggiando in leggera discesa la villa padronale e si attraversano campi in pianura ed in leggera salita per raggiungere ancora fra gli olivi le case della zona di Cerqueto. Da lì si prosegue fino ad arrivare a un piccolo gruppo di case intorno alla bella chiesa di San Donato, in posizione strategica e panoramica sul lago Trasimeno. Si consiglia la sosta per una breve visita.

Si torna un po’ indietro, si costeggiano alcuni casali e si arriva alla villa padronale in vocabolo La Martinella ornata da notevoli esemplari arborei e quindi all’ampia strada imbrecciata con viale di cipressi. Da qui si prosegue salendo nel bosco e, dopo aver compiuto alcuni tornanti, si costeggia un primo casale sulla destra e si arriva a un secondo casale ristrutturato che svolge attività di ristorazione, in posizione panoramica sul lago.

Si continua la salita per la strada in terra sempre ornata sulla destra da un viale di cipressi che, dopo alcuni tornanti nel bosco, incontra in cima l’ampio stradone bianco Trecine - La Cima, all’altezza di Torre Civitella (607 m). Si attraversa la località di Trecine, godendo sempre di ampi panorami verso il lago e i rilievi che lo contornano. Qui si prende per un breve la strada asfaltata ombreggiata da antichi pini che ci riporta a Castel Rigone, con una breve variante in terra che passa a valle, nella zona del Galluzzo.

Castel Rigone, nel comune di Passignano, è un borgo di origine medievale situato a 653 m. Sono presenti molti edifici del XIII e XIV sec, talvolta caratterizzati da modifiche rinascimentali.
Qui, come altrove, la tradizione vuole che la Madonna si palesasse a una ragazza, per chiederle che il luogo dov’era una sua immagine, su un muro coperto di rovi ed erbacce, fosse ripulito. Quando la giovane andò a raccontare l’apparizione ai paesani non fu creduta e allora si ebbe il miracolo di una brocca piena d’acqua che rovesciata non faceva cadere a terra nemmeno una goccia. Diffusasi la notizia e soprattutto avendo luogo, a seguito dell’evento, casi numerosi di guarigione di ciechi e storpi, si iniziò la costruzione di un tempio mariano.
Per decisione di Clemente VII nel 1531 i beni spettanti al già esistente ospedale gestito dalla confraternita disciplinata furono riuniti sotto la nuova intitolazione di Confraternita della Madonna SS.ma dei Miracoli, con lo scopo di provvedere alla fabbrica, alle esigenze del culto e dell’ospedale, il cui movimento si era molto incrementato.
L’edificio, uno dei più belli del rinascimento umbro, ha una pianta a croce latina con abside terminale.

L’itinerario è lungo circa km 11 e si percorre in 3 ore soste escluse.

Torgiano-Deruta

Durata soste escluse: 3,5 ore soste escluse > Map

Questa escursione si svolge tra i boschi densi e dell’ampio sistema di alte colline che si trovano tra Torgiano, Bettona e Deruta, macchie sconfinate e silenziose che dividono la valle del Tevere dai bacini del Chiascio e del Topino.

Si parte da Castelleone, antico borgo fortificato posto al confine con il territorio di Todi, e si prende l’ampia strada bianca che va in direzione di Perugia Vecchia, 650 m., sito di antichissimo popolamento. Si prosegue per una strada in terra che a mezza costa porta al vocabolo Casa Bianconi e costeggia il bosco e un impianto arboreo specializzato di noce.

Si continua per una pista forestale che sale repentinamente addentrandosi nel bosco, contraddistinto dalla presenza del leccio e del pino e poi un sentiero che in discesa si inoltra nel bosco. Si raggiunge un primo fosso che si attraversa e giunti a un secondo si prende la strada forestale che sale repentinamente.

Si continua seguendo con attenzione la segnaletica e variando sentieri dentro porzioni di bosco più o meno fitte fino ad arrivare alla strada ampia ed imbrecciata di crinale. A questo punto si può fare un’interessante deviazione girando a destra sino ad arrivare ad un bivio ove si trova una piazzola con monumento in ricordo di un gruppo di Partigiani.

Tornando all’itinerario si prende una stradina di mezza costa che in discesa si addentra in un bel bosco caratterizzato dalla presenza predominante del cerro. La passeggiata si fa sempre più piacevole. Si raggiunge un piccolo ruscello e dopo averlo guadato si prende il sentiero appena abbozzato che sale a mezza costa e che raggiunge, dopo aver attraversato un’area arbustiva, una bella strada.

Si piega a sinistra percorrendo una strada ampia ed imbrecciata che compie un sermicerchio divenendo una terrazza naturale sulla media valle del Tevere, sui territori in particolare di Deruta e Marsciano.

Da questo punto di osservazione si possono vedere le cime del Coscerno, del Peglia, del Cetona, del Montarale, Perugia, la piana del Tevere sino ai monti di Gubbio. Al bivio si piega a destra per la strada ampia che riporta a Castelleone.

L’itinerario è lungo circa km 10,5 e richiede per la sua percorrenza circa 3,5 ore soste escluse.